All’interno del nostro Hotel Gardenia al Lago, nel percorso che accompagna gli ospiti dalla sala della musica al pianoterra, fino ai piani superiori delle camere, si svolge un’affascinante mostra fotografica intitolata "Impressioni di Famiglia" che trasporta ed immerge il visitatore nell’incanto di epoche passate.
Questo progetto, meditato da tempo, nasce per dar voce allo spirito di unione familiare tra passato e futuro, che caratterizza la gestione e l’ambiente dell’hotel stesso.
Grazie alla passione degli avi della famiglia Arosio per la fotografia, oggi i discendenti conservano un importante archivio fotografico, che parte dalla fine dell’800, fino agli anni 40 del ‘900. Si tratta di impressioni su lastre di vetro 9x12 mm; negativi in celluloide 9x12mm e 6x4 mm; fino ad arrivare al formato moderno degli anni 30 e 40, 24x36 mm.
Per tutelare e conservare al meglio questo patrimonio di testimonianza famigliare e storica, per documentare l’evoluzione dei procedimenti fotografici, oltre che per comprendere e tramandare le abitudini, le mode e gli stili nelle diverse sfaccettature della quotidianità, i famigliari hanno deciso di digitalizzare tutte le fotografie e di rendere quindi le più significative fruibili al pubblico, su pannelli fotografici, affiancati anche da stampe di lettere e scritti.
La mostra si divide in tre sezioni, su tre piani diversi: la Prima Guerra Mondiale, l'attività di fabbricazione di pianoforti, la quotidianità familiare.
Al terzo piano è documentata la Prima Guerra Mondiale, grazie ai fratelli Valeriano ed Antonio Arosio che lasciarono la città natale di Lodi, per arruolarsi nell’esercito, portando con loro l’apparecchiatura fotografica. A distanza di anni, le fotografie ci mostrano i primi mezzi dell’aviazione, le uniformi, le armi, le trincee, i bivacchi, gli oggetti semplici da cui erano circondati e ci aiutano a percepire ciò che non si trova sui libri di storia: il freddo che hanno patito, i pasti frugali al fronte, ma anche i sorrisi, scatenati da chissà quali battute o scherzi, i volti pensierosi, la fratellanza tra i compagni, l’ideologia patriottica che li motivava e non da ultime, la paura e la nostalgia di casa.
Scendendo al secondo piano, le fotografie testimoniano un’importante attività lodigiana della famiglia Arosio, portata avanti da Emilio e dal figlio Arnaldo, detto Aldo. Si tratta della fabbricazione di pianoforti e della vendita di altri strumenti musicali, come violini, fisarmoniche fino ad arrivare ai moderni apparecchi radio. Queste fotografie risalgono ai primi del ‘900, fino agli anni quaranta e mostrano il negozio di Lodi, alcuni momenti di lavorazione ed accordatura, le diverse tipologie di pianoforti da loro prodotti, i registri dove appuntavano le misure degli strumenti musicali ed interessanti arnesi da lavoro, oggi quasi dimenticati.
Ancora scendendo le scale, si giunge al primo piano interamente dedicato alla vita familiare ed ai suoi protagonisti. Qui si attraversa quasi un secolo di storia, dalla fine dell’800 fino agli anni 40/50 del ‘900. Anche queste fotografie racchiudono un enorme potenziale di testimonianza storica sia locale che culturale. Molto interessante è l’aspetto evolutivo delle abitudini, delle mode e delle credenze che hanno portato il modificarsi degli atteggiamenti nei diversi contesti e momenti cronologici. Ma da notare sono anche particolari più sottili come la grazia e l’eleganza di alcuni personaggi femminili, ritratti da un primo piano. Le gite di famiglia dei primi del ‘900 a cavallo di muli e le vacanze al mare degli anni 40, mostrano un'unione familiare, prima contenuta come i dettami dell’epoca prevedevano e poi esplosa in sorrisi, colori e giovialità.
Infine, l’albero genealogico aiuta a contestualizzare cronologicamente tutti i personaggi fin qui conosciuti, per giungere all’unione delle due famiglie Arosio e Stefanutti, da cui sono nati i tre fratelli Arosio: Valerio, Giorgio e Andrea che oggi portano avanti con tanta passione la loro attività di albergatori, creando un legame indissolubile di prosecuzione fedele alle loro radici, custodendole e condividendole.